La storia e la qualità del sapone di Aleppo sono legate all’artigianato locale aleppino. Le prime tracce di sapone a noi giunte risalgono al 2800 a.C. Infatti, evidenze archeologiche di un prodotto similare sono emerse presso scavi babilonesi. Sappiamo inoltre che anche greci e romani erano soliti utilizzare un impasto simile a base di olio di oliva e polvere di pomice per detergere il corpo. A partire dall’800 d.C., conseguentemente al contatto tra popoli arabi e mondo occidentale, il sapone artigianale e la tecnica per produrlo arrivano in area mediterranea. Nel secolo XII, in Spagna e Francia, nacquero i primi saponifici. È in questo momento che si registra la nascita del primo sapone di Marsiglia a partire dalla tecnica orientale.
Il sapone di Aleppo è prodotto esclusivamente con materie pure e naturali come olio di oliva e di alloro. Non contiene coloranti e profumi aggiuntivi. La sua lavorazione inizia nel mese di novembre, periodo di raccolta delle olive, e termina a marzo. L’olio di oliva viene cotto con acqua e soda per giorni e, quando la pasta risulta pronta, viene aggiunto olio di alloro. La sua percentuale determina sia il profumo che il pregio del sapone. Dopo questa fase, il sapone è messo a stagionare dai 10 ai 12 mesi. La stagionatura è una fase molto importante: durante questo momento, l’umidità contenuta si riduce insieme al contenuto alcalino. Va da sé che un maggior tempo di stagionatura rende il sapone qualitativamente superiore.
Il sapone di Aleppo è utilizzato prevalentemente per la detersione del corpo. La presenza di oli, che lo rendono particolarmente idratante, conferisce proprietà antisettiche, anallergiche e antinfiammatorie. Queste proprietà lo rendono adatto a tutti i tipi di pelle, anche quelle con problemi di psoriasi, allergie o eczemi. In questi casi consigliamo tuttavia di consultare sempre il proprio medico in quanto questo sapone non sostituisce una cura specifica. Bisogna inoltre tenere in considerazione che il sapone di Aleppo può risultare irritante per alcune persone che, magari, non sanno di essere sensibili all’olio di alloro. Ne sconsigliamo l’utilizzo nelle zone intime in quanto il suo ph basico potrebbe risultare aggressivo.
È frequente leggere della possibilità di utilizzo di questo sapone per lavare i capelli. Infatti, può rivelarsi utile contro la forfora. Per quanto non vi siano effetti collaterali, riteniamo che per il lavaggio dei capelli esistano prodotti più indicati in quanto il sapone di Aleppo non può essere definito un vero e proprio shampoo. In ogni caso, se vuoi provarlo anche in questo modo, ti suggeriamo un ultimo risciacquo con acqua e aceto (meglio se di mele). Un altro consiglio è di alternarlo a un classico shampoo ecobio.
Puoi utilizzare il sapone di Aleppo per la detersione del viso e per la rimozione del make-up. Inizialmente potrà sembrarti eccessivamente sgrassante. In questo caso consigliamo di non utilizzarlo sulla zona perioculare e di applicare sempre una crema o un burro dopo aver asciugato la pelle. Utile anche in caso di pelle acneica grazie alle proprietà purificanti e antibatteriche. Ma attenzione: alternalo sempre a un detergente specifico per il viso in quanto il suo ph basico non è perfettamente compatibile con la pelle del viso.
Un utilizzo alternativo di questo sapone, come forse non sai, è in casa e nello specifico nel tuo armadio. Infatti, esso è un efficace antitarme! Tagliane un pezzetto e mettilo nell’armadio. In questo modo terrai lontani ospiti indesiderati.
Quando utilizzerai il sapone di Aleppo, specialmente in doccia, noterai una pelle molto pulita e liscia. L’odore di questo sapone non sempre è apprezzato da tutti. Questo perché la sua ricetta originale non prevede profumazioni. Per noi il suo è un profumo molto piacevole, quasi arcaico, che rimane per un po’ anche sulla pelle. Ti suggeriamo di utilizzarlo alternandolo al tuo classico detergente o, ancora meglio, a una saponetta ecobio. In questo modo potrai avere una routine davvero ecologica e basic, come piace anche a noi!
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